lo scorso 17 Giugno 2012 una nutrita formazione di piloti del Club ha effettuato un raid su Sabaudia ed una visita al Museo di Piana delle Orme.
La sortita sul campo di Sabaudia, ma soprattutto la toccante visita al sito di Piana delle Orme, ha dato l'occasione al nostro Socio Lorenzo Senatore di potere esprimere alcuni suoi pensieri, che qui ci fa piacere partecipare:
E' con vero piacere che spendo poche parole per commentare quello che è stato il raid in quel di Sabaudia del 17.6.2012 per poi, tutti insieme, recarci in visita al Museo di Piana delle Orme, in località Borgo Faiti, 5 km a sud di Latina.
Sono particolarmente motivato poiché in quei particolari luoghi ho vissuto e conosciuto colui che è stato l'artefice di un Museo, forse unico al mondo, sorto sui terreni dove in gioventù andavo ad arare i campi o raccogliere cocomeri nella stagione della loro maturazione.
L'intuito e fervida intelligenza di un modesto contadino, ormai non più tra noi da molti anni, per passione, ha dato lo spunto e poi la vita a quello che oggi noi riusciamo ad ammirare nei dodici capannoni di Piana delle Orme.
Conservati nel primo grande ambiente, una collezione di giocattoli e modelli dai tempi che furono e fino ai nostri giorni.
Gli altri cinque sono dedicati cronologicamente alla bonifica della Palude Pontina realizzando con mezzi originali dell'epoca un realistico diorama storico che mostra la laboriosità delle persone, tutte, gli ambienti di lavoro e le abitazioni rustiche (di paglia) in cui questi vivevano.
Una collezione, forse unica, di macchine, mezzi, accessori, trattori provenienti da mezzo mondo, che testimoniano quanto l'uomo si è ingegnato per velocizzare e rendere meno faticoso il lavoro della bonifica della Palude Pontina, il lavoro nei campi, creare da materiali improvvisati, attrezzature per la lavorazione dei prodotti della terra, uva, grano ecc.......
Gli ultimi sei capannoni sono dedicati alla storia della prima e seconda Guerra Mondiale; anche qui con impegno e passione, sono stati ricreati ambienti e scene di guerra raccogliendo un’infinità di mezzi da guerra, mezzi di trasporto bellici di ogni genere e grado.
All'opposto dei primi sei capannoni, qui è evidente quanto l'uomo si è ingegnato per produrre quanto necessario per distruggere. Vi assicuro che con il passare nei vari ambienti, dai modelli, all'agricoltura, ai mezzi bellici, inevitabilmente le riflessioni ed i pensieri che vi assaliranno, saranno infinite.
Avendo io vissuto in quelle zone, ho vissuto un episodio particolare: per anni e da ragazzo, nei pressi di Torre Astura, vicino Anzio, ho ammirato un enorme zatterone americano semisommerso tra i flutti e la battigia, residuato bellico dello sbarco ad Anzio. Un bel giorno, in una delle ennesime visite a Torre Astura (ne vale la pena!), non trovai più il residuato bellico che tanto mi aveva incuriosito per anni, feci qualche indagine e qualcuno mi disse che era stato recuperato, restaurato e che giaceva esposto a Piana delle Orme, dove poi effettivamente con emozione l'ho ritrovato.
Non vi aggiungo altro, ma una visita al museo farà trascorrere, a grandi e piccoli, una giornata indimenticabile; passerà del tempo, ci ritornerete e sarà sempre un giorno indimenticabile poiché sicuramente vedrete, se non qualche novità, sicuramente altro che vi è sfuggito nella precedente visita.
Lorenzo Senatore